Ho scelto questo titolo con attenzione
EPILOGO
QUARTA PARTE
di Gilbert Kruft, Bologna, 09.09.2002
Ho scelto questo titolo con attenzione. A sessantatré anni si può cominciare a tirare le somme e raccogliere nella maturità degli anni le cose essenziali d’una vita umana e provare a sciogliere, rispondendo, i misteri del nostro dramma.
In un certo senso sarà una continuazione del primo del primo tema della Recherche Humaine, però filtrata e messa a fuoco dalla distanza degli anni.
le tre forme del respiro umano
Comincio con le tre forme del respiro umano:
- il respiro dell’Euforia
- il respiro della Depressione
- il respiro dell’Equilibrio interno
Queste tre forme di un evento vitale creano i punti angolari d’un triangolo dentro il quale si muove l’uomo. L’Euforia è la forma positiva, dinamica, esplosiva; la Depressione quella negativa, distruttiva e implosiva. Tutt’e due si nutrono, in direzioni opposte, dell’emozionale. Nella terza forma si scioglie questa dipendenza per mezzo della razionalità, e viene portata in un Equilibrio creativo ai lati opposti. Una situazione desiderabile. Queste tre sculture guadagnano in espressione se sono collocate in un ampio triangolo, nel quale si muove l’osservatore.
le tre forme estreme dell’ego umano
La stessa cosa vale per il tema seguente, le tre forme estreme dell’ego umano:
- l’Egoismo
- l’Egocentrismo
- l’Altruismo
Mi accorgo che incontro, senza intenzione, nei temi umani essenziali, sempre la cifra magica 3. Ma questo è un pensiero per un’altra volta.
Queste tre sculture, come le prime, sono riflessi di estreme posizioni umane. Le ho create per un chiarimento mentale mio, ma anche come specchio nel quale l’osservatore potrebbe ritrovarsi, secondo la sua misura personale.
Si parla oggi così tanto della “interazione” e questo sarebbe un invito a praticarla e il guadagno dello spettatore sarebbe simile al mio, cioè scoprire un aspetto importante della propria personalità, e grazie a questa scoperta diventare più cosciente, il che vuol dire vivere più liberamente.
Se l’arte effettuasse questo, ritroverebbe le sue origini, dopo l’attuale autorappresentazione che va perdendo qualsiasi contenuto umano essenziale.
L’arte ha una funzione attiva
L’arte ha una funzione attiva, che si estende oltre il necessario della vita in una dimensione più vasta, che potrebbe riconciliare l’uomo con la sua incompletezza.