GILBERT KRUFT

a cura de Prof. Franchino Falsetti

Le sue sculture sono vive materializzazioni di progetti del pensiero

Le sue sculture sono vive materializzazioni di progetti del pensiero.

Il suo obiettivo è quello di rendere plastico i concetti che connotano l’esistenza e la condizione dell’essere.

In questo tormentato artista c’è una costante riflessione e ricerca filosofica tra arte e rappresentazione. C’è un invito a trovare la parola magica per interpretare le sue opere che sono di indubbia raffinatezza intellettuale.

Le sculture presenti sono legate alla sezione definita “Epilogo”, composta dalle forme delle identità: religiosità – identità – crisi dell’identità. In questo percorso artistico lo scultore Gilbert Kruft vuole entrare nelle più profonde problematiche della esistenza e della esistenzialità.

Il procedimento simbolico diviene trascendenza dei concetti

Il procedimento simbolico diviene trascendenza dei concetti che irrompono nella dialettica quotidiana: l’uomo contemporaneo, infatti, rischia di sentirsi condannato a vivere senza risoluzioni e senza trovare quelle risposte che rendono eterna la nostra esperienza esistenziale e la nostra perenne angoscia di voler essere protagonisti di un agire senza alcuna certezza.

Forse le opere di questo singolare scultore potrebbero essere considerate una testimonianza tangibile di quanto sosteneva Paul Valéry:

all’uomo manca perennemente tutto ciò che non esiste”.